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Il mio datore di lavoro - 4


di bird2012
14.05.2020    |    24.282    |    16 9.5
"“Manuela, tesoro, è un piacere sentirti! Sono felice ti sia trovata bene con il cazzo di Marco, cosa di cui, sinceramente, non avevo dubbi! Uhmmm!..."
Il mio datore di lavoro

Cap.4


Una lunga scopata e tre orgasmi mi avevano distrutta, avevo bisogno di riprendermi.
Mi accoccolai tra le braccia di Marco che mi strinse a lui.
Mentre mi godevo il suo abbraccio non riuscii a farne a meno: allungai la mano e presi ad accarezzargli l’uccello.

“Marco, hai veramente un cazzo da sogno: tua moglie se lo è scelto bene l’uomo della sua vita!” gli dissi sorridendo! Lui ricambiò il mio sorriso.

“Perché non hai visto quello di Valerio: io, scherzando, gli dico che certamente tra i suoi antenati ci sarà stato qualche bel negrone delle Antille!”

“Valerio avrà pure un super cazzo, ma a me ha fatto impazzire il tuo!
Tesoro, hai trattato la mia fica in maniera divina: tutto questo tempo dentro di lei senza venire mi hai permesso di godere come non mai!
Ma io voglio appartenerti completamente: voglio sentirmi veramente la tua segretaria particolare, molto particolare, come pure voglio tu appartenga a me!
Per appartenerti, per sentirmi totalmente tua, conosco un solo modo: sodomizzami!

Solo donandoti il culo, e permettere così al tuo dolcissimo e possente cazzo di essere padrone indiscusso del mio voglioso buchetto, mi farebbe sentire sottomessa ai tuoi più perversi e depravati desideri; mi sentirei tua, tutta tua, completamente tua, nel significato più profondo della parola!
Sono anche certa che tua moglie si ecciterà come una troia nel sapere che mi hai fatto il culo: vuole il tuo piacere come tu vuoi il suo!
Anzi, voglio sentirlo dalla sua voce: dammi il tuo cellulare, voglio farle una sorpresa!”

Mi diede il suo cellulare e la chiamai: ovviamente Claudia, vedendo il numero, pensò fosse suo marito a chiamarla!

“Pronto, Marco, amore, che mi dici: te la sei scopata?”

Mi veniva da ridere… e le risposi.

“Sì, Claudia, tranquilla: Marco mi ha scopato da Dio!
Con il suo meraviglioso cazzo, che tu ben conosci, mi ha sfondato per bene, come mai nessuno prima: sono in un momento di pausa per riprendermi e iniziare il secondo round!
E tu come sei messa? A che punto stai con Valerio? Stai ancora nella fica o siete già passati al culo?”

Aveva la voce roca, la sentivo ansimare.

“Manuela, tesoro, è un piacere sentirti! Sono felice ti sia trovata bene con il cazzo di Marco, cosa di cui, sinceramente, non avevo dubbi!
Uhmmm! Valerio mi sta leccando la fica: è una cosa che adoro!
Ricordati che aspetto anche te tra le mie cosce: ti voglio, desidero la tua lingua dentro la mia fica, e la mia lingua dentro la tua!
Uhmmm… piano Vale… non voglio venire!
Manuela, spero passerai la notte con Marco: io la voglio passare con Valerio, è da molto che non ci vediamo e dobbiamo recuperare il tempo perduto.”

Volevo scherzare con Claudia.

“Scusa tesoro se ti ho chiamato mentre stai godendo, ma ho bisogno di un tuo prezioso consiglio: ho intenzione di chiedere a tuo marito, dopo avermi chiavato egregiamente, di farmi anche il culo, ma temo possa giudicarmi una poco di buono!
Sai, chiedergli così spudoratamente di incularmi, senza vergogna, proprio come si comportano le troie potrebbe mettermi in cattiva luce nei suo confronti: tu che ne dici?”

Mi veniva da ridere, avrei voluto vedere l’espressione di Claudia a questa mia richiesta, ma la sentii ridacchiare: aveva capito io stessi scherzando.

“Sei proprio una meravigliosa puttana! Vorrei vedere che faccia faresti se ti dicessi di non chiederglielo di incularti e di comportarti come una signora per bene! Dai, porca: sono certa che non vedi l’ora di sentirtelo nel culo!
Oh! Cazzoooo!!! Scusa tesoro, ma devo lasciarti: Valerio me lo sta infilando nella fica! Uhmmm! Comincia la cavalcataaaa!!! Ciao, tesoro… ci vediamo quanto prima!” e chiuse la telefonata.

Strinsi dolcemente il cazzo di Marco.

“Tesoro, hai sentito tua moglie? E’ certa che non vedo l’ora di sentirmi questo bastone nel culo: sembra avermi letto nel cervello!
Dai, adesso andiamo a letto, che saremo più comodi: voglio che mi sfondi per bene! Amore, tra le tue braccia hai risvegliato tutti i miei desideri: non ho mai provato un orgasmo anale e con la dotazione che ti ritrovi non credo tu abbia problemi a farmi godere con il culo! Voglio che mi fai sborrare solo fottendomi il culo, come fa tua moglie: dovrebbe essere meraviglioso venirsene solo con l’inculata!”

Lo presi per mano e lo condussi in camera da letto!
Ci sono sensazioni che è impossibile descrivere: mano nella mano, con le dita incrociate, stavo portando Marco, il mio amante, a farmi sodomizzare sopra il mio letto matrimoniale!
Finalmente anche il mio letto sarebbe stato coinvolto in un rapporto sessuale degno di tale nome: per tanto tempo testimone solo di veloci scopatine, ora poteva finalmente assistere ad una meravigliosa inculata!
Appena entrati nella stanza Marco mi abbracciò!

“Manuela, non è certo la prima volta che possiedo una donna analmente, ma con te è diverso: sentire dalle tue labbra che vuoi donarmi il culo, non per puro piacere fisico, ma perché vuoi sentirti mia beh! Ti confesso di aver sentito un brivido di piacere!
Tesoro, ho la sensazione che sodomizzarti non sarà una semplice inculata, ma avrà un significato molto più profondo… ti entrerò nell’anima!”

Mi sentii svenire!!!

“Marco, angelo mio, sìììì: oltre il corpo prendimi anche l’anima! Vieni tesoro, penetrami anche il culo… possiedimi completamente!”

Mi sdraiai sulla schiena, mi misi un cuscino sotto i reni e allargai le cosce piegando le ginocchia al petto: la fica e il culo erano aperti a disposizione del mio amante.

“Dai Marco: prima ti ho spompinato, poi mi hai chiavato a lungo, ora prenditi il culo! Comincia a leccarmi il buchetto! Così, bravo... succhialo... uhm!!! Così, ficcaci anche la lingua dentro! Si... si... inculami con la lingua!

Sento il culo aprirsi sempre più! Dai, ancora... bagnalo bene!!! Uhmmm!!! Mi sono infilata tre dita nella fica! Dio... non resisto più! Dai Marco, appunta il cazzo al centro... bene, te lo allargo tutto... infilamelooo!! Spingiiii! Madonna mia! Sta entrandoooo! Ancora... ancoraaaa: Dio... è entrato tutto nel culo! Spingi ancoraaaaa!!! La cappella mi arriva allo stomaco! Muoviti... su e giù... inculamiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!! Sfondami il culoooooo!!!!!!!!! Non ti fermareeeeee!!!!! Aaah!!! Aaaaaaaaaah!!!!!”

I nostri visi si fissavano reciprocamente: ognuno vedeva il godimento sul volto dell’altro.
Marco mi inculava in maniera splendida: lentamente estraeva quasi completamente il cazzo lasciando solo la cappella nel culo, poi me lo infilava velocemente tutto fino alle palle… il culo mi scoppiava.
Io seguitavo a masturbarmi infilandomi profondamente tre dita nella vagina: così facendo toccavo, attraverso la pelle che divide il culo dalla fica, il cazzo di Marco… stavo impazzendo dal piacere.

“Dai, Marco, seguita a sbattermi... mi piace tanto! Guardami la fica: è tutta aperta! Senti le mie dita dentro che ti toccano il cazzo... ti piace, vero? Porco... sei un porco!! Uhmmm! Che bella inculata! Ci pensi, maiale, che mentre tu inculi me il tuo amico si sta fottendo il culo di tua moglie? Anche lei si sta facendo inculare senza vergogna e magari sta pensando a te che ti stai inculando la tua segretaria! Abbiamo fatto proprio un bel quartetto di maiali!”

“Sì… quattro maiali! Ormai mia moglie ce l’ha l’amante fisso che le sfonda il culo e da domani sarai tu la mia amante: mia moglie sarà ben felice di condividere con te il mio cazzo e, se vorrai, anche quello di Valerio! Ci pensi: da domani sarai la mia segretaria particolare… molto particolare! Sarai la mia troia, la mia pompinara, la mia dolce rotta in culo! Uhmmm! Che bel buchetto di culo hai tesoro, proprio adatto per farsi fottere! Ora aumento i colpi: vedo che ti piacciono questi colpi che ti sfondano il culo... sei una gran porcona!”

Stavo godendo come una pazza: mi sentivo troia dalla testa ai piedi, stavo per scoppiare e poi questo turpiloquio così spinto aumentava in maniera esponenziale l’eccitazione!
Tolsi le dita dalla fica, afferrai Marco per le natiche ed assecondai i movimenti di su e giù dell’inculata: quando spingeva lo attiravo a me con tutta la forza per farlo entrare sempre più dentro, se fosse stato possibile.

“Guarda amore, ho smesso di masturbarmi la fica, voglio godere solo con il culo! Uhmmm! Che goduria!!! Il tuo cazzo mi sta spaccando: mi stai inculando in maniera meravigliosa! E’ sublime!
Dai, porco, cambiamo posizione: voglio sentirti sopra di me, voglio sentire il tuo corpo nudo che vibra mentre mi sodomizzi!”

Tolse l’uccello, io mi girai e mi allungai sul letto, a pancia sotto e a gambe larghe: lo sentii divaricarmi le natiche, appuntare l’uccello sulla rosellina e spingere con tutto il peso del corpo!
Sentii il suo corpo nudo adagiarsi sopra il mio, mentre il suo cazzo mi entrava completamente dentro!
La precedente inculata me lo aveva aperto per bene e ormai era entrato dentro in maniera stupenda!

Mi circondò con le braccia per stringermi forte a lui e mentre cominciava a visitarmi l’intestino prese a baciarmi e leccarmi il collo, cosa che mi aveva sempre eccitato!
Tra un bacio e l’altro esternammo tutto il nostro piacere!

“Così, Marco! Bravo… mi piace sentire il tuo corpo sopra il mio mentre mi fotti il culoooo! Uhmmmm… come ti sento dentro! Sììì, ti sento meravigliosamente dentro di me!!! Stringimi… e inculamiii!! Sììììì… baciamiii e inculamiii!!!” mugolavo e gemevo come una zoccola!

“Ti piace come ti sto inculando? Te lo voglio aprire bene: dovrai sentire il piacere di avere il buco del culo completamente dilatato! Lo sento come contrai il buco per strizzarmi il cazzo! Sei proprio una porca spudorata!”

Cominciò ad ondeggiare dolcemente dentro il culo da mandarmi in estasi: dentro e fuori… dentro e fuori!
Cominciai a sentire lievi scariche elettriche: Dio mio… stavo arrivando!!!

“Marcooo, sento che sto per venire! Non ho mai raggiunto l’orgasmo solo con il culo, ho dovuto sempre lavorarmi anche la fica, ma sento che tu stai per farloooo! Marcoooo... mi stai facendo venire solo con il culo!!! Dai... spingi forteee! Uhm... Dio miooo! Forte che ci sono... con il culooooo!!!!!! Sborro con il culoooooo!!!! Marcoooo… sìììììììììì!!!”

Fu un orgasmo devastante, ma Marco seguitò ad affondare il cazzo dentro l’intestino finché non gli dissi io di fermarsi: mi aveva letteralmente spaccato il culo e avevo bisogno di un po’ di riposo!
Rimanemmo abbracciati per lungo tempo, spossati e inebriati dal godimento.
Piano piano ritornammo in noi, sempre avvinghiati uno all’altra.
Io ero venuta quattro volte, tre volte con l’uccello nella fica e una dentro il culo, ma Marco ancora non aveva goduto: era stato di parola, ma ormai toccava a lui.

Da quello che mi aveva raccontato ormai sapevo bene come dargli il massimo del piacere!
Inizialmente gli avevo detto che lo avrei fatto venire dentro la mia bocca e che avrei bevuto tutto, ma avevo cambiato idea: volevo dargli di più… molto di più!

Mi alzai e andai presso l’armadio, aprii il cassetto dove tenevo i miei giocattolini di piacere e presi il mio strap-on prediletto, quello più lungo e grosso, quello con cui mi sfondavo la fregna mentre mi godevo i porno!
Era di colore nero: mi dava la sensazione di essere posseduta da un uomo di colore e la cosa mi eccitava da morire procurandomi meravigliosi orgasmi!
Per di più aveva anche la vibrazione: Marco avrebbe certamente gradito il servizio che mi apprestavo a fargli, glielo avrei lavorato proprio bene il suo buchetto!
Mentre me lo stavo fissando con le cinghie, Marco mi guardava.

“Che intenzioni hai?” mi chiese sorridendo.

“La tua è una domanda retorica: hai capito benissimo che ora ti inculo!
Mi hai detto che ti piace farti scopare il culo da Valerio, per cui credo non ti dispiaccia sborrare mentre ti fotto: voglio vedere il tuo cazzo schizzare come non mai mentre ti apro per bene il buco del culo, come hai fatto tu con me!
Il mio strap-on non sarà caldo come il cazzo di Valerio, però sono certa un bel po’ di piacere saprà procurartelo: fino ad ora sono stati sempre gli uomini ad inculare me, questa è la prima volta che me ne inculo uno io!
Vieni, porco, avvicinati sul bordo del letto, voglio guardarti in faccia mentre ti inculo a sponda: credo sia inutile dirti quale posizione assumere per fartelo entrare tutto dentro!”

Infatti non ci fu bisogno di indicazioni, Marco sapeva bene come prenderlo tutto nel culo: alzò le gambe, portando le ginocchia al petto, e allargò completamente le cosce, proprio come avevo fatto io per concedermi a lui!
Il suo buchetto che pulsava oscenamente, desideroso di essere penetrato, e il cazzo che si ergeva dal ventre era una visione troppo invitante: mi misi in ginocchio davanti a lui, gli presi il cazzo in mano e, dopo aver dato qualche leccata alle palle, tuffai il viso tra le sue natiche e con mia lingua calda cominciai a torturargli il buco del culo!
Lui prese a sculettare e ad incitarmi!

“Porca! Sì, così… così, come lecchi bene! Uhmmm!!! Dai… infilami la lingua nel culooo!! Spingila dentrooo… fammela sentiree!!!”

Non mi feci pregare!
Mentre con una mano gli segavo il cazzo con l’altra gli allargai il buchetto, appuntai la lingua e spinsi: fu una cosa deliziosa sentire la mia lingua viscida entrargli completamente dentro!
Lo inculai un po’ con la lingua, poi quando mi resi conto che il buchetto si era ben ammorbidito per ricevere il mio strap-on, mi alzai, mi misi in piedi davanti a lui e glielo appuntai sulla rosellina.

“Dai, Marco, segati il cazzo: voglio vederti sborrare mentre ti scopo il culo!”

Lo afferrai per i fianchi, cominciai a spingere e il mio cazzo scivolò dentro in maniera meravigliosa: il culetto di Marco, abituato a farsi penetrare dal cazzone di Valerio, accolse completamente il mio strap-on senza problemi!
Inarcò la sua spina dorsale e spinse il culo contro il mio ventre in modo da accogliermi facilmente e un gemito uscì dalla sua bocca.

“Ohh, sììì… mi sei tutta dentro! Dai… inculami come una troia! Dai… che sono la tua puttana! Manuela, ti pregooo, sfondami… come ti ho sfondato iooo!!! Uhmmm!!! Sì… così… cosììì!! Continua… così… oohhh… che gustooo!!!”

Il porco mi circondò la vita con le sue gambe e mi attirò a lui, proprio come fanno le donne con il loro maschio quando vogliono sentirsi tutto il cazzo nella fica… e in quel momento io ero il maschio e lui la mia troia che mi dava il culo!!

Si prese il cazzo in mano e iniziò a segarsi mentre io cominciai ad incularmelo con affondi da togliergli il respiro!
Mi fissava negli occhi mentre ansimava come un maiale e si godeva il mio strap-on che ormai gli scivolava dentro e fuori dal culo in maniera splendida!
Il suo viso era l’emblema della lussuria e del piacere!

“Manuela, mi piace come mi stai inculando: con il tuo strap-on mi stai facendo sentire una mignotta… e la cosa mi sta elettrizzando! Uhmmm!! Mi piace farmi inculare e tu lo stai facendo in modo eccelso! Sbattimii… sbattimii! Mentre mi inculi pensa tu al mio cazzo: voglio sia tu a farmi sborrare!”

Lasciò la sua verga, portò le mani al suo petto, afferrò entrambi i capezzoli e prese a strizzarli e a tirarli… aveva il viso stravolto dal piacere.

“Mi eccita strizzarmi i capezzoli mentre mi fottono il culo, mi fa sentire una zoccola… e godo come non mai!” gemeva.

Mentre lui si lavorava i capezzoli impugnai il suo cazzo e cominciai a menarlo con gusto: che goduria farmelo sborrare in mano con lo strap-on piantato nell’intestino!
Volevo farlo impazzire… e azionai la vibrazione: appena sentì lo strap-on vibrargli dentro l’intestino andò fuori di testa!

“Oddio miooo… sììììì!!! Che meravigliaaaa: non ho mai goduto tanto nel culooo!!! Questa vibrazione mi fa morireee!!! Daiiii…. daiiiii… cosìììììì!! Spaccami il culooo!!!

Aumentai al massimo la velocità della vibrazione e seguitai a scopargli il culo con colpi profondi e selvaggi.
Lui seguitava a fissarmi, con i suoi occhi che lanciavano lampi di libidine, e all’improvviso, mentre seguitava a strizzarsi i capezzoli, prese a lanciarmi dei bacetti… rabbrividii!

“Manuela, tesoro, mi stai facendo godere! Più forte… inculami forte che mi stai facendo venire! Questa vibrazione nel culo mi sta mandando ai matti: mi sta facendo sborrareeee!!! Spingilooo… cosììì… più forte!!!”

Ero in estasi!
Il maiale si contorceva come un serpe sotto i miei colpi e mi veniva incontro con il culo per sentirsi il mio strap-on sempre più dentro l’intestino!
Ero eccitata come non mai: era la prima volta che inculavo un uomo e sentivo una sensazione meravigliosa nel vedere quanto stesse godendo Marco mentre lo sodomizzavo!
Lla cosa mi riempiva di gioia… era il piacere di dare piacere!

Marco cominciò a dimenare il culo: capii stesse per sborrare!
Lo fissai e vidi rivoli di saliva colargli dagli angoli delle labbra: Madonna santa, il maiale, dal gran godimento che stava provando nel farsi fottere il culo, stava sbavando!
Una visione di una eccitazione senza limiti… e sentii un brivido lungo la schiena!
Aumentai il ritmo della sega: il cazzo era gonfio, stava per scoppiare!
Lo vidi spalancare la bocca e tirarsi i capezzoli… poi urlò!

“Manuelaaaaa… inculamiiiiii!!! Che sborroooooo!!!”

Gli affondai con un colpo secco lo strap-on nel culo e girai il cazzo verso di me, proprio mentre dalla cappella partiva un potente getto di sborra che mi colpì il ventre: fu una scudisciata bollente!
Se c’è una cosa che mi manda il sangue in testa è sentire nella mano le contrazioni del cazzo mentre sta sborrando e ammirare gli schizzi di sperma che escono abbondanti dalla boccuccia della cappella!

Affondai subito un altro colpo e dal cazzo partì un ulteriore schizzata che accolsi sulla pancia!
Marco fu sorpreso nel vedermi che tenevo il cazzo rivolto verso di me per gustarmi le schizzate!

“Brava… cosìììì!!! Sborrati addossooo… sborrati addossoooo!”

Ad ogni colpo che assestavo dentro il culo seguiva una stupenda schizzata di sborra: alla fine dell’orgasmo mi trovai con la pancia e il ventre completamente ricoperti di sperma!
Ovviamente non pensai neanche lontanamente di sprecare quel nettare!
Marco mi guardava, sfinito da tanto piacere, ed io ricambiai sorridendo i bacetti che mi aveva mandato prima!

“Marco, in attesa di farti schizzare direttamente dentro le mie labbra, sono certa ti farà piacere se comincio a gustarmi un po’ del tuo sperma!”

Misi le mani a coppetta, le feci scivolare più volte lungo il corpo per raccogliere dentro i palmi la sborra che ricopriva la mia pelle, imbrattandola in maniera eccitante, e poi le portai alle labbra per leccare e risucchiare rumorosamente tutto lo sperma!
Ripetei l’operazione più volte, finché non raccolsi e ingoiai tutta la sborra che così copiosamente Marco mi aveva spruzzato addosso!
Tolsi il mio strap-on e mi distesi accanto a lui.

“Marco, tesoro, che ne dici? Pensi io sia in grado di soddisfare te, tua moglie e, se lo desiderate, anche il vostro amico?”


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